Docenti

Sostengo che le tre professioni più determinanti nella società siano: agricoltori, insegnanti e medici. Questo incipit per esplicitare la mia attribuzione di valore alla figura dell’insegnante, cui riconosco strutturalmente un ruolo sociale prezioso, cruciale.

Inizio la mia attività di formatore per docenti nell’anno scolastico 2007/2008, tale attività si espande, consentendomi di incontrare molte persone, in più istituzioni, conoscendo il mondo scuola “dal punto di vista del docente”. Io stesso sono “in prima linea”, in aula quotidianamente. Mi pare dunque di possedere un certo contatto con la realtà, con la complessità. Non rinuncio però ad avere sogni, visioni e ad esercitare il potere di influenza dell'educare.

Il contributo delle formazioni che propongo riguarda essenzialmente due dimensioni del fare l’insegnante:

- potenziamento della dimensione “relazionale – comunicativa”;

- potenziamento della dimensione “educativa – pedagogica”.

Tali dimensioni si declinano in argomenti specifici. Oltre a format come quelli sotto indicati, posso progettare incontri e corsi ad hoc. La tipologia di formazione che propongo è interattiva, rispettosa dei singoli, allegra e soprattutto concreta. Cerco infatti di far sì che l’esperienza formativa abbia aderenza con la vita in classe.

“L’educatore che c’è in me". Docenti educatori di professione.

Il docente ha certamente il compito di istruire.

Ha inoltre opportunità per educare, vale a dire trasferire, far maturare, far emergere sentimenti, valori, abilità, nella direzione del favorire responsabilità ed autonomia dei propri allievi, proporzionalmente alla loro età ed alle loro specifiche caratteristiche.

L’itinerario, a tratti autobiografico, cerca di evidenziare gli aspetti che distinguano l’educare animato dal buon senso comune, pure legittimo ed augurabile, dall’educare secondo una logica di “professionalità”.

“Insegnanti in Regola”. Docenti ed organizzazione e gestione di regole in modo pedagogicamente orientato.

Percorso ispirato al testo “Insegnanti in Regola”, di Roberto Gilardi (edizioni La Meridiana), funzionale a costruire un pensiero non casuale nell’organizzare e gestire le regole a scuola, con un criterio pedagogico intenzionale.

Illuminante, consigliato a tutto il personale di una scuola, o di un intero istituto comprensivo, in quanto capace di costruire linguaggi condivisi, per capirsi, per progettare.

Metodologia interattiva.

Minimo 10 partecipanti.

Durata minima consigliata: 9/10 ore.

“Versus”. Docenti e conflitto a scuola: leggerlo, prevenirlo, gestirlo, assumendo una postura educativa.

Il conflitto esiste, è fisiologico e potenzialmente funzionale a crescere.

Talvolta però si sclerotizza nei rapporti, causando perdita di buona salute relazionale ed individuale, perdita di ben-essere nel gruppo di lavoro, dispersione rispetto agli obiettivi didattici.

Inevitabile il malessere e lo stress del docente, in molti casi chiamato ad una funzione di governo del conflitto stesso.

Così nei vari ambiti sociali di vita, così a scuola.

Itinerario volto a potenziare i partecipanti su due fronti:

1) capacità di comprendere, prevenire e gestire il conflitto;

2) capacità di assumere una postura educativa in aula, non casuale e con metodo, rispetto alla dimensione del conflitto interpersonale tra studenti, o tra studenti e docente.

Un percorso utile alla crescita personale e funzionale ad acquisire strumenti educativi da spendere in classe con i propri allievi.

Metodologia interattiva.

Minimo 12 partecipanti.

Durata minima consigliata: 9/10 ore.

“Docenti artigiani di competenze sociali”. Coltivare abilità sociali e promuovere buona salute nel gruppo classe.

Formare le abilità sociali degli studenti, in una logica di acquisizione di autonomia e responsabilità. La scuola non può essere e nella maggioranza dei casi non è l’unica palestra a riguardo, ma non può esimersi dall’impostare una progettazione didattica-educativa che conduca gli studenti a compiere passi avanti. Siamo nell’ambito della formazione della persona. Le abilità sociali interiorizzate dagli studenti costituiscono peraltro fattori di protezione della buona salute della classe, propedeutica all’apprendimento.

L’itinerario in oggetto offre una “cassetta di strumenti” concreti per allenare abilità sociali e prendersi cura della salute del gruppo classe.

Metodologia interattiva.

Minimo 12 partecipanti.

Durata minima consigliata: 10/12 ore.

“La via rosa”. Docenti e gestione dei colloqui con genitori “difficili”.

Negazione di responsabilità oggettive del proprio figlio, coperture, giustificazioni, invasioni di campo, recriminazioni, accuse, sono alcune delle criticità che i docenti devono affrontare nel rapportarsi con le famiglie, non tutte fortunatamente.

Quanto emerge in certi colloqui, sia per contenuti, sia per modalità,  talvolta sorprende, sconforta, disarma e fa infuriare gli insegnanti, che, ovviamente e legittimamente, vedono la realtà dal proprio osservatorio e dal proprio punto di vita.

Il sintesi, la “via rosa” è una strada percorribile dall’insegnante, come possibilità, non dogma.

Consente al docente di evitare aggressività, rischiando magari di assottigliare ulteriormente o spezzare i fili comunicativi, senza tuttavia ripiegarsi in una posizione passiva, frustrante per sé  e controproducente per l’educazione e l’istruzione del minore, allievo e figlio.

Metodologia interattiva.

Minimo 10 partecipanti.

Durata minima consigliata: 9/10 ore.

“Che fatica ragazzi”. Docenti e gestione dello stress: condizioni, strategie.

Insegnare è tanto affascinante quanto impegnativo, in alcuni casi addirittura logorante.

Essere docente richiede infinite energie ed un lavoro interiore non indifferente.

Questo itinerario offre chiavi di lettura e spunti funzionali a mantenere il binomio “ben-essere personale” e “buona qualità del servizio”, tendendo verso un buon equilibrio.

Metodologia interattiva.

Minimo 12 partecipanti.

Durata: 6/8 ore.

“SbulloLandia”. Docenti e “funzione governo” delle relazioni e del fenomeno bullismo all’interno del gruppo classe.

Il bullismo è un virus delle relazioni, determinante cali di salute nelle vittime ed insicurezza, ingiustizia all’interno del contesto sociale in cui avviene.

La cassetta degli attrezzi del docente potrebbe contenere: lenti chiare nel rilevare in fenomeno, senza enfatizzare, sminuire o confondere con altre categorie comportamentali; consapevolezza dei fattori sui cui lavorare per prevenire il fenomeno; strategie di gestione ed in particolare padronanza di alcune abilità relazionali spendibili con i vari attori coinvolti.

Metodologia interattiva.

Minimo 12 partecipanti.

Durata minima consigliata: 6/8 ore.