Occuparsi di persone, relazioni, gruppi, formazione ed educazione, significa mettere in gioco se stessi. La persona.
Ognuno si costruisce all'interno di una propria storia.
La famiglia, i nonni, il piccolo semplice mondo contadino della piana del Po, con le sue usanze, i suoi saperi.
L’eco di sentimenti e valori persiste, mi definisce, anima ed orienta.
La bellezza del vivere, dell’imparare, del generare, sta nell’affettività, nell’interdipendenza, all’interno di “noi di riferimento”.
Abita la condivisone di gesti semplici, pieni, perpendicolari alla terra, disposti ad accettare che la soddisfazione percorra anche la via della fatica.
Poi il rock, ad innestare apertura, follia, dunque tolleranza.
Poi incontri con amici e maestri, a modellare, raffinare e render appassionante l'esperienza dell'apprendere.
Poi lei, ad alimentare il desiderio di presente e futuro.