Uno spazio – tempo partecipato, di lettura ed elaborazione della esperienza professionale in ambito socio – educativo, che vede coinvolta un’èquipe di operatori, facilitati dal supervisore ad assumere una prospettiva di osservazione dall’alto della pratica professionale.
La supervisione che offro è pedagogica. In sintesi, si caratterizza per la centratura sul progetto educativo, sostenendo gli operatori nella definizione e ridefinizione del proprio mandato, del proprio ruolo, degli obiettivi, delle regole e degli strumenti funzionali.
I possibili benefici di questo dispositivo, attuabile con cadenza predefinita, o “a chiamata”, in virtù di una specifica situazione di crisi o empasse, sono dunque: sfiato emotivo da parte dei membri dell’èquipe, potenziamento della crescita professionale, a livello individuale e collettivo, cura della salute del gruppo di lavoro ed incremento dell'efficacia delle azioni.
Tre sono i principali paradigmi che mi appartengono.
Il primo: i veri esperti dello specifico lavoro sono gli operatori stessi.
Il secondo: il potere, nel determinare i contenuti, il funzionamento e la modalità di partecipazione agli incontri di supervisione pedagogica, è dato all’équipe; il supervisore è facilitatore e garante.
Il terzo: la serietà e l'aderenza al compito sono imprescindibili, ma senza rinunciare alla leggerezza, alla battuta, al buon umore, a tutti gli effetti “vitamine ” per stare e lavorare bene.